Strip Advisor
CALPESTARE GLI DEI
Episodio 2
15.08.16 
Secondo Giorno: dal Monte Sudario a Sangatagatigogata

 

 

07:35
Ok, sono vivo, andiamo.

13:19
Sudore, salita, sole, strada bianca, salutare con la mano chi cammina nella direzione giusta, occhi che bruciano, boccasciutta, impastare, camminare ancora, arrivo…

14:32
Pranzo: Farro all’opulenza vegetale Bis
Passati con assolata difficoltà il Rogo, Badia Stocaxo, TagliaFetae il Poggio delle Forcheprocrastino all’ombra di Dubbio. Questo castelloso borgo difeso per secoli da un reggimento di vespe si chiama così a causa di un’importante scelta da fare: quale delle tre fonti usare per abbeverarsi? Due sono mortalmente velenose, e forse pure due la terza. Nel dubbio mi stendo su un tronco a finire di disidratarmi.

16:59
San Pero a Ferragosto è tutto chiuso, o quasi.

18:01

Asfalto, tantissimo. A riposo nei pressi di Gabbianoassaggio le famose pere raccolte a San Pero. Acerbe e bacate. Speriamo i loro panini al prosciutto siano meglio.

20:26
Mannaggia mi sono perso di nuovo. Ho trovato un bivio, un cancello, un sentiero nella direzione sbagliata e dei pesci morti in una fontanella. Gli indigeni non aiutano, parlano in rima e perdono trucioli dalla bocca.

21:18
Cena: Panprosciutto
Ho trovato quasi per caso la strada e pernotto sopra Sangatagatigogata, dove i locali sono ghiotti di filastrocche e cartelli di indicazione dei sentieri. Intanto nei miei piedi riecheggia potente il disastro delle ore d’asfalto.
Ah, una legge valida per tutti i panini salumati di questa spocchiosa regione – togli una delle due noiosissime fette di pane non salato.
Cowabunga.

Testo & immagini: Bernardo Anichini

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