Li Filmi Invedibili presenta

 


TITOLO: Pollution _ La Polluzione
REGISTA: Amir Shamamalamamalamama…
DURATA: ‘96
GENERE: Action catastrofico
PRODUZIONE: Stati Uniti
CAST: Vincent Faglia, Sonia Selfie, Junior Ginori, il dottor Rossi di Loveline
CASA DI PRODUZIONE: Calamity James

Sinossi e nota critica: I cari, vecchi film catastrofici – quelli dove gli alieni facevano saltare imprecisati paesi musulmani insegnandoci che, gira e rigira, gli americani sono sempre i più ganzi della ballotta e che nostro Signore vuole più a bene a loro che a qualsiasi altri branco di infedeli col turbante – la loro stagione d’oro se la sono già ampiamente vissuta.
Per la precisione, erano gli anni ’90. Indipendence Day sbancava i botteghini, Armageddon oscurava fior fior di attori con il solo mento di Ben Affleck, Deep Impact… vabbe’ era Deep Impact, Marisa Laurito veniva scritturata come protagonista per Tremors 2: Aftershocks.
Eppure, se nel 2014 – nonostante l’11 settembre, la crisi, Fukushima e Justin Bieber  – avvertiamo ancora l’esigenza di sbattere sul grande schermo fantasiose calamità provenienti dall’iperspazio per parlare metaforicamente delle nostre paure, forse un motivo ci sarà.
A distinguere Pollution dalla solita menata allarmista c’è la scelta di affidare la direzione della pellicola a un nome piuttosto stimato del panorama cinematografico internazionale, quel Amir Shamamalamamalamama… che già si era segnalato per il thriller erotico Il sesso sento.
Stavolta il regista indiano si ritrova alle prese con una storia meno originale, e per questo più difficile da gestire: un virus sprigionato dalle piante scatena una sempre più incontrollabile ondata di polluzioni notturne. Ben presto il mondo cade in ginocchio per via del fenomeno, senza dubbio sgradevole e imbarazzante.
Tonnellate di pigiami da lavare causano un pericolosissimo aumento del consumo di detersivi tossici e di energia impiegata per far funzionare le lavatrici, mettendo a repentaglio la sopravvivenza del genere umano. Aspetto non secondario: le macchie non vanno via.
Cosa sta accadendo al nostro povero pianeta? Quale orribile tornaconto spinge governi e multinazionali a ignorare l’allarme?
Le sorti della Terra sono nelle mani di tre persone: un guardiano forestale (interpretato da Vincent Faglia), unico “immune” alla spiacevole emissione seminale, un ragazzino non ancora sviluppato (Junior Giniori) e una strappona (l’avvenente Sonia Selfie) che dovrebbe passare per ricercatrice biochimica con otto dottorati ma che non dice nulla di più intelligente di “deve esserci un virus a giro”.
Fra mille pericoli – metropoli paralizzate, cavi dell’alta tensione che crollano, cestelli della lavatrice che schizzano impazziti, donatori di sperma che schizzano impazziti – i tre girovagano per l’America alla ricerca di un eremita, unico depositario dell’antidoto anti-polluzione. Quando finalmente lo trovano, scopriamo che l’eremita altri non è che il buon dottor Rossi di Loveline, che col suo imperturbabile accento romagnolo provvede a rassicurare la nazione: “Shtate tranquilli, è una cosa normaliscima. Parlatene con il voshtro partner e vedrete che il rapporto se ne zoverà”.
E vissero tutti felici e bagnati.

VOTO: 6,5
Testo: Martin Hofer
Immagine: Bernardo Anichini

 

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