al bosco


venerdì 9 ottobre

Caro Diario,
mamma e papà mi vogliono uccidere.
Stanotte mi sono sveliata che avevo sete e glielo propio sentito dire. Dicevano la dobbiamo uccidere.
Sono andata in cucina al buio e ho bevuto e quando sono passata di nuovo dalla stanza la luce stava spenta e non parlavano più.
Sono tornata a letto senza fare rumore e mi sono messa di nuovo a dormire.
Oggi quando mi sono sveliata mamma mi ha fatto pane e nutella. Lo sa che mi piace inzupparlo nel latte. Non è propio pane vero è quello che si usa per i tost e che si compra già tagliato e a me mi piace di più perché e più morbido. Lo mangiato e ho chiesto a mamma “tu mi vuoi bene?”
Mi ha detto “ma certo!!” Aveva un sorriso buono buono e mi ha dato un bacio. E io ci credo che mi vuole bene e ho pensato allora che avevo sbagliato a sentire o forse che mi ero sognata tutto oppure che non dicevano di me ma di Flora.
Io lo so che Flora fa arrabbiare mamma perché sporca tutto e sale sopra i letti e perde il pelo e graffia il divano e mamma deve sempre lavare a terra però è piccola e cara e pure mamma gli vuole bene e infatti la sera quando siamo tutti assieme sul divano a guardare la TV Flora si mette sempre sulla sua pancia e fa i grattini con le zampe e mamma è contenta.
Comunque oggi ho fatto attenzione a fare tutte le cose che vuole mamma e a non fare nessuna delle cose che mamma non vuole. E a scuola sono stata super brava e non ho chiacchierato mentre la maestra parlava.
Quando papi è tornato da lavorare gli ho detto “papà io ti voglio bene!”
E pure lui ha detto la stessa cosa e si vedeva che era vero. Mi aveva pure portato il nuovo libro di una collezzione che facciamo coi punti della benzina. È tipo una piccola enciclopedia e il libro nuovo era sulle stelle e sui pianeti.

gatto

sabato 10 ottobre

Caro Diario,
ieri notte quando papà ha spento la luce e ha chiuso la porta io ho fatto finta che già stavo dormendo però non era vero. Quando ho sentito il rumore che fa la porta della camera loro ho capito che papà era andato a letto dove già stava mamma e così sono andata a spiare cosa dicevano senza fare rumore.
Di nuovo dicevano la dobbiamo uccidere. E dicevano propio Elisa non Flora. E io ero contenta che non volevano fare niente di male a Flora, che io voglio bene a Flora, ma ero pure dispiaciuta perché ce l’avevano con me.
Sono rimasta ferma dietro la porta fino a che non si addormentavano perché non volevo fare qualche rumore per sbaglio e che loro mi scoprivano. E così ho sentito dire tutte le altre cose, tipo che mi diranno che andremo in campagna da zio Aldo a vedere gli animali ma in realtà mi porteranno in un bosco. Dopo, hanno spento la luce e mi sono spostata solo quando ho sentito papino che russava.
E siccome oggi cera scuola sono andata a dormire. E io ci sono andata come sempre a scuola anche se non capisco perché mamma e papà mi fanno andare ancora a scuola se tanto hanno deciso che mi vogliono uccidere. La scuola serve per fare cose buone e importanti quando divento grande ma allora a che serve mandarmi se non posso diventare grande?

domenica 11 ottobre

Caro Diario,
menomale che avevo sentito quelle cose, così oggi quando mamma e papà mi hanno detto “Che ne dici andiamo da zio Aldo oggi?” io ho detto di no. E mamma ha detto “come no? Andiamo a vedere gli animali” e io di nuovo ho detto di no. Mamma ha insistito e pure papà. Io mi sono inventata che mi faceva male la pancia e volevo rimanere a letto. Alla fine non hanno detto più niente e sono stata tutto il giorno a guardare la tv e mamma mi ha fatto la pastina. Io lo sapevo che non potevano mettere niente di velenoso nella pastina perché avevo propio sentito mamma e papà dire che dovevano propio portarmi al bosco perché era l’unico modo.

aldo

martedì 13 ottobre

Caro Diario,
oggi è stata una giornata brutta. La maestra mi ha sgridato perché chiacchieravo con Fede e Flora mi ha graffiato le braccia e le gambe.
Ieri sera però è stato bello al compleanno di Nicolò. Io ho mangiato tante patatine e ho bevuto addirittura quattro bicchieri di Coca Cola!!! E cera la torta al ciocolato come quella che avevamo mangiato per l’anniversario dei nonni però senza il liquore e infatti era ancora più buona!!! Tutto è stato bello tranne quando Beppe ha spinto forte forte Claudio che è caduto addosso al muro e quando il padre di Claudio è venuto a prenderlo ha quasi fatto a botte con il padre di Beppe. Però non è successo e Claudio oggi aveva un bernoccolo gigantesco sulla testa.

giovedì 15 ottobre

Caro Diario,
mamma e papà non hanno detto più di andare da zio Aldo. Io vado a scuola e faccio i compiti e poi la sera vado a sentire cosa dicono mamma e papà. Ogni sera dicono sempre le stesse cose come che ripetono una cosa registrata, tipo che mi diranno che dobbiamo andare da zio Aldo a vedere gli animali e invece andremo in un bosco che sta sopra una montagna vicino casa nostra e la papà mi taglierà la gola perché è così che si deve fare. Mamma è daccordo e ripete sempre di si.

domenica 18 ottobre

Caro Diario
Oggi che è domenica siamo andati in chiesa e la catechista ci ha parlato di come è bello il paradiso e ognuno può fare quello che vuole però solo se ha fatto il bravo. Poi a casa mamma mi ha detto di nuovo “che ne dici andiamo da zio Aldo oggi?” E io ho chiesto perché e loro hanno detto soltanto che era per vedere gli animali. Allora ho detto che non volevo vedere gli animali e basta. Non hanno detto più niente secondo me perché hanno pensato che forse ho capito qualche cosa. Infatti stasera non vado a sentire cosa dicono perché ho paura che hanno capito che gli ascolto e che mi scoprono con le mani nella marmellata. E così sono stata tutto il giorno in camera mia a giocare col tablet di papà. Menomale che avevo fatto già ieri tutti i compiti dopo il catechismo.

lunedì 19 ottobre

Caro Diario,
oggi è stata una giornata tanto bella perché la maestra ci ha portato a vedere un film all’auditorium ed era un cartone con una bambina che diventava austronauta. Anche io da grande voglio fare l’austronauta. Poi a casa mamma e papà hanno detto che andavamo da zio Aldo anche se non era domenica. È strano perché lo dicono sempre la domenica invece lo hanno detto pure oggi. Io ho detto che dovevo finire i compiti e loro me li hanno fatti finire. Dopo che li ho finiti però ho detto che ero tanto stanca e che non volevo e poi intanto si era fatto buio e allora non siamo andati. Io non voglio andare al bosco perché non voglio che mi fanno male e poi muoio, però mamma e papà ci tengono a questa cosa e io propio non so che fare. Io voglio che sono contenti di me e che mi dicono brava.

martedì 20 ottobre

Caro Diario,
anche oggi mamma e papà mi hanno detto di nuovo se andavamo da zio Aldo. Erano già pronti con il cappotto addosso. Dicevano che dovevamo andare per forza. Alla fine mi sono fatta coraggio e ho detto
“Perché mi volete uccidere?”
Papà ha detto “Perché dobbiamo farlo”.
“E perché?”
Ha detto mamma “Dobbiamo che dobbiamo”.
“Ma perché?”
“Perché si!”
“Non mi volete più bene?”
“Ma certo che ti vogliamo bene!”
“E che ho fatto?”
“Niente, tesoro. Mica è colpa tua.”
Alla fine sono scappata in camera e mi sono chiusa a chiave anche se mamma e papà si arrabbiano un sacco se mi chiudo a chiave. Però loro non hanno detto niente sta volta. Sono uscita solo quando era sera e avevo fame. Papà aveva comprato le patatine fritte e i panini col wiustel e li abbiamo mangiati tutti insieme davanti alla TV e io ci ho messo tanto keciap ma mamma mi ha detto di non esagerare senò poi a mangiare tante schifezze mi vengono le malattie e divento cicciona. Io però ho mangiato lo stesso un sacco.
Quando papà mi ha portato a letto mi ha detto “oggi oramai è andata così però domani dobbiamo andare da zio Aldo in campagna per forza perché dobbiamo propio andare a vedere gli animali. Perché non fai questo grande favore per me e per mamma?”
Io non ho detto ne si ne no. Ora li sento che stanno in camera a parlare ma io non li voglio sentire. Tanto ormai lo so cosa si dicono.

al bosco

mercoledì 21 ottobre

Caro Diario,
lo sai che oggi in classe eravamo propio pochi? E così mi è venuto un pensiero e ho detto a Fede “Ma pure a te i tuoi genitori ti vogliono portare in campagna a vedere gli animali?”
Lei prima non aveva capito, poi si e ha detto “Ah ma tu dici se mi vogliono portare a comprare il gelato? Si e a te?”
E Fede mi ha detto che pure lei ha capito che i genitori la vogliono uccidere e così quando dicono di andare a comprare il gelato lei dice sempre di no. E Fede mi ha detto pure che sicuramente tutti gli assenti non avevano capito che pensieri avevano i genitori e così quando hanno detto qualcosa tipo di andare in campagna da zio Aldo o di andare a comprare un gelato hanno detto si. E io avevo pensato propio la stessa cosa. Così con Fede abbiamo chiesto pure a Paoletto, a Carla, a Jasmine, a Beppe, a Ivan e a Vittorio che erano gli unici rimasti se pure i loro genitori volevano fare la stessa cosa è tutti hanno detto di si.
Paoletto però ha detto che quello era l’ultimo giorno che veniva a scuola perché si era convinto di andare al bosco e Jasmine ha detto che pure lei ci stava pensando. Vittorio ha detto “Ma perché non scappiamo tutti insieme?” ma non li abbiamo nemmanco risposto perché tanto lo sappiamo che per fare ridere dice sempre cose sceme.
Ivan invece è stato così stupido che ha chiesto alla maestra “Maestra ma perché i nostri genitori ci vogliono uccidere?”
Noi ci siamo spaventati un sacco. Quello scemo dice sempre le cose che non deve dire come quando alla bidella ha detto che camminava storta e tutti sanno che quella è zoppa ma mica si deve dire.
La maestra però non si è arrabbiata quindi significa che non è una cosa sbagliata o un segreto che noi avevamo scoperto questa cosa secondo me. La maestra ha solo detto “perché si”, e quando Ivan ha chiesto “perché, perché si?” la maestra ha detto che è così e basta, perché era stato fatto già uno sbaglio a farci nascere. E Ivan ha detto di nuovo “Perché?” e la maestra ha detto che si sapeva che non cera posto per tutti e quindi ora stava da scegliere o i grandi o i piccoli e i grandi hanno scelto i grandi. Poi è suonata la campanella della ricreazione e siamo andati a giocare.

giovedì 22 ottobre

Caro Diario,
Anche oggi mamma e papà mi volevano portare in campagna. Mi sono stancata di dire di no oppure di trovare le scuse o fare finta che sto male. Però non volevo propio oggi e ho detto a papà “per piacere no oggi” e lui ha detto “allora domani”.
Oggi in classe Jasmine e Paoletto non c’erano e neanche Beppe è venuto. Eravamo solo io, Fede, Carla, Ivan e Vittorio. Ivan ci ha detto che domani partiva in crocera con i genitori. Era un po’ preoccupato, però era anche felice di andare in crocera.
Vittorio invece non ha detto più di scappare. Pure lui ha capito che era una idea scema.
Quando è finita scuola oggi ci siamo salutati tutti quanti come quando è il giorno prima della vacanze estive. Ho detto poi a Federica che forse se siamo fortunate ci incontriamo al bosco domani. Io avevo detto che sicuramente mamma e papà volevano andare di mattina perché poi il pomeriggio papà si deve riposare e Fede ha detto che dirà ai suoi di fare pure loro domani mattina così magari ci troviamo la.
Quando papà è tornato dal lavoro stasera mi ha portato un altro libro della collezzione. Sono stata io prima di lui a dire “andiamo a vedere gli animali da zio Aldo domani?” E lui e mamma sono stati contenti che ho detto così e mi hanno detto che ero propio una brava bambina e che mi volevano tanto bene e mi hanno detto un sacco di volte “Grazie Elisa! Grazie mille!” e io sono stata contenta. Poi papà ha detto “però peccato come sono andate le cose”. E poi non ha detto più niente perché stava iniziando la partita dell’Italia.

Testo Giuseppe Rizzi
Illustrazioni Bernardo Anichini
Lettura Veronica Rivolta

2 Thoughts to “Al bosco”

Rispondi a Pietro Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *