Li Filmi Invedibili presenta

 

TITOLO: Essere Giammarco
REGISTA: Gianmarco Spade
DURATA: ‘91
GENERE: documentario
PRODUZIONE: Italia
CAST: Gianmarco Spade, Gianmarco Lai, Gianmarco Bovi, altri Gianmarco
CASA DI PRODUZIONE: Spike Joint

Sinossi e nota critica: Cosa accadrebbe se, chiamandoti Gianmarco, ti trasferissi in un piano dove tutti quanti gli inquilini si chiamano Gianmarco?
Gianmarco Spade (as himselfie) esplora il concetto di identità con una stramba pellicola a cavallo fra reportage e mockumentary.
Un giovane regista si trasferisce al settimo piano e mezzo di un condominio di periferia allo scopo di trarne un soggetto per il suo secondo film, ma ben presto il nuovo appartamento si trasformerà in un folle covo infestato da Giammarchi.
Ne consegue una valanga di equivoci tragicomici che spingeranno gli inquilini a voltarsi ogni qual volta sarà pronunciato il nome “Gianmarco”.
“Gianmarco?”
“Oh”
“Che c’è?’”
“Eh?”
“Dimmi”
“Che minchia vuoi?”
La gag è riuscita ma forse un po’ troppo insistita. Totalmente inaspettato il finale, con il drammatico suicidio di Gianmarco (Gianmarco Lai) causato dall’infelice uscita di un ragazza di cui è innamorato (“Come hai detto che ti chiami?”).
Un film spiazzante, dotato di una struttura e una poetica sui generis, che oltre a incuriosire indaga in modo non banale sul rapporto fra omologazione, omonimia e individualità.

VOTO: 6,5

Testo: Martin Hofer
Immagine: Bernardo Anichini
 

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